Stream~ Meditazioni
Inizialmente pensato come un convegno, Stream è un formato artistico intermediale che mette in rassegna flussi di pensiero; soliloqui condensati in uno spazio acustico e ipnotico. La composizione diacronica, si declina in meditazioni a tema, coinvolgendo voci autorevoli e sensibili, interpellate ad un dialogo in differita digitale.
Avevamo necessità di creare uno spazio dove accogliere l’autenticità del pensiero nel suo manifestarsi tra le labbra, mentre ancora le parole sono allevate nella bocca prima di arrotondarsi nel suono. Il suo metodo compositivo è ideato per scongiurare il carattere illustrativo tipico del formato convegno, che di solito raccoglie gli interventi degli esperti in una forma precostituita, che esclude l’uditore dallo spazio della riflessione.
Scelto un tema e individuati i relatori esperti della materia, si condividono materiali e spunti in uno scambio unico e singolare, durante una conversazione privata. Segue la registrazione, in un unico respiro, di un soliloquio a tema, non editato. Le parole sono trasferite ad un musicista e compositore che le mette in dialogo con il suono. Parole e musica sono poi depositate in uno spazio digitale, definito da un unico colore elaborato in impercettibili variazioni. L’operazione si compone di cicli a tema raccolti su queste pagine.
Un’operazione di
TeatrInGestAzione
Direzione
Gesualdi | Trono
Dramaturg
Loretta Mesiti
Primo ciclo ~ Abitare Futuro
Maggio 2020, in occasione di Maggio dei Monumenti, manifestazione a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli
3 meditazioni in 3 appuntamenti con Dario Gentili (filosofo, insegna Filosofia Morale all’Università Roma Tre), Isabella Bordoni (poetessa, artista e curatrice indipendente), Pietro Gaglianò (critico d’arte e curatore indipendente), Renato Grieco (compositore e musicista).
Il discorso si fa materia sonora, fluisce di stanza in stanza, disegna l’habitat poetico che accoglie lo spettatore. Le voci interpellate sul tema dell’abitare-futuro si offrono in soliloquio, aprendoci al sorgere del pensiero. L’odierno stato di eccezione si impone come punto di partenza e segna una cesura non soltanto nel tempo, ma nel modo di fabbricare ogni possibile rappresentazione del domani e del visibile. Il corpo, la lingua, la selva sono le figure che ci indicano la soglia dove la domanda è in trasfigurazione e si fa radura, casa, invito.
PER ORIENTARSI bisogna mettersi in ascolto, indossare le cuffie, passare alla modalità schermo intero, guardare, affondare nel colore e lasciar lavorare “un artefice interno che forma la materia e la figura da dentro, come da dentro del seme o radice manda ed esplica il stipe, da dentro il stipe caccia i rami, da dentro i rami le formate brancie, da dentro queste ispiega le gemme, da dentro forma, figura, intesse, come di nervi, le fronde, gli fiori, gli frutti” (G.Bruno, De la causa, principio et uno).
Testi e voci
Isabella Bordoni
Pietro Gaglianò
Dario Gentili
Drammaturgia sonora
Renato Grieco
*Traccia Isabella Bordoni
Piano
Andrea Laudante / Jacopo D’Amico
Traduzione dall’italiano
Giovanna Lo Conte

Isabella Boridoni è autrice e artista, curatrice indipendente. Inizia il proprio percorso artistico nella seconda metà degli anni ’80 all’interno della scena nord europea delle arti sceniche e elettroniche. Conclusa l’esperienza in seno a Giardini Pensili che ha fondato nel 1985 e co-diretto fino al 2000, con IB_Progetto per le Arti ha dato vita a una piattaforma collaborativa internazionale, nella relazione tra arte, luoghi, archivi della contemporaneità. Attenta alle poetiche dei luoghi e alla reciproca influenza tra l’organizzazione dello spazio naturale, urbanistico e abitativo, e il gesto dell’arte, ha fatto di questi orizzonti materia d’indagine con progetti artistici, cura, docenza. Interessata al “documento” come dispositivo di costruzione e decostruzione narrativa, la sua pratica comprende performance, installazioni, radio. Coinvolta nella sfera dell’arte pubblica e relazionale con progetti ad ampio raggio, introduce i termini poetry.scapes e cittadinanza poetica per descrivere l’ambito processuale che questi mettono in atto. È direttrice artistica di Associazione IMAGONIRMIA di Elena Mantoni e del premio «spostamento variabile» art residency and publishing project.
Renato Grieco è un compositore e musicista attivo maggiormente nel campo della musique concrète e della radio-arte. Dal 2013 si è esibito in Italia, Regno Unito, Francia, Svizzera, Russia, Germania, Norvegia, Danimarca, Polonia, Slovenia, Turchia, Malta, Grecia sia con il suo progetto solista (con lo pseudonimo kNN) che in numerose collaborazioni in veste di performer, interprete o drammaturgo del suono per la danza. È co-curatore del festival La Digestion – musica ascoltata raramente.

Pietro Gaglianò è critico d’arte e curatore. Dopo la laurea in architettura ha approfondito il rapporto tra l’estetica del potere e le contronarrazioni agite dall’arte, prediligendo il contesto urbano e sociale come scena dei linguaggi contemporanei, con una particolare attenzione per i sistemi teorici della performance. Nei suoi progetti è centrale la sperimentazione di formati ibridi tra arte e scienze sociali per coltivare la percezione politica dello spazio pubblico e della comunità. Insegna in istituzioni italiane e statunitensi. Tra le pubblicazioni La sintassi della libertà (Gli Ori, 2020) e Memento. L’ossessione del visibile (Postmedia Books, 2016).
Renato Grieco è un compositore e musicista attivo maggiormente nel campo della musique concrète e della radio-arte. Dal 2013 si è esibito in Italia, Regno Unito, Francia, Svizzera, Russia, Germania, Norvegia, Danimarca, Polonia, Slovenia, Turchia, Malta, Grecia sia con il suo progetto solista (con lo pseudonimo kNN) che in numerose collaborazioni in veste di performer, interprete o drammaturgo del suono per la danza. È co-curatore del festival La Digestion – musica ascoltata raramente.

Dario Gentili insegna Filosofia morale presso l’Università di Roma Tre. Ha conseguito il dottorato di Ricerca in Etica e filosofia politico-giuridica presso l’Università di Salerno; ha svolto nel biennio 2009-2010 un post-dottorato in Filosofia e storia delle idee presso il Sum (Istituto Italiano di Scienze Umane); nel 2011-2012 ha avuto una borsa post-doc DAAD presso il Walter Benjamin Archiv di Berlino; nel 2013-2014 è stato assegnista di ricerca presso il Sum/Scuola Normale Superiore di Pisa; nel 2014 visiting researcher presso la Heinrich-Heine-Universität-Düsseldorf. Si occupa di pensiero italiano contemporaneo, analisi dei dispositivi spaziali nel pensiero politico, giuridico e architettonico occidentale, concezione della crisi in ambito politico ed economico. È autore di saggi e articoli pubblicati in diverse lingue. Ha scritto le seguenti monografie: Il tempo della storia. Le tesi “sul concetto di storia” di Walter Benjamin (2002); Topografie politiche. Spazio urbano, cittadinanza, confini in Walter Benjamin e Jacques Derrida (2009); Italian Theory. Dall’operaismo alla biopolitica (2012); Crisi come arte di governo, Quodlibet, Macerata 2018.
Renato Grieco è un compositore e musicista attivo maggiormente nel campo della musique concrète e della radio-arte. Dal 2013 si è esibito in Italia, Regno Unito, Francia, Svizzera, Russia, Germania, Norvegia, Danimarca, Polonia, Slovenia, Turchia, Malta, Grecia sia con il suo progetto solista (con lo pseudonimo kNN) che in numerose collaborazioni in veste di performer, interprete o drammaturgo del suono per la danza. È co-curatore del festival La Digestion – musica ascoltata raramente.