CRITIQUE PANEL 2016

CRITIQUE PANEL

The Critique Panel is a permanent space of reflection and interdisciplinary research, organic to ALTO FEST, connecting different perspectives and heterogeneous competencies in order to give a plural and multi-perspective look on the festival, on the aesthetic processes, and on the participatory dynamics and organizational strategies that ALTO FEST activates.
It was created in 2012, during the second edition of the festival, with the main task of assigning for the next edition the “Operappartamento” residency to one of the artists in the program.
During ALTO FEST 2013 the structure of the Critique Panel changed, inaugurating a speculative and creative activity, organic to the program of the festival, and involving some of its members continuously since then.
This year the Critique Panel will be identified with the OCr label (acronym of Osservatorio Critico, in Italian) like Optical Character Recognition system, to highlight the function of monitoring and observation of the live arts in relation to the festival. Its activities rely on the observations of critics, operators, artists, researchers and curators. Several interventions by the OCr offer the artists and audience of the festival tools and participatory paths into arts.

Il Foglio del Fest

Coordinamento a cura di

Silvia Mei, producer teatrale, web editor "Culture Teatrali"

silvia meiOpera da indipendente nella cultura teatrale contemporanea come studiosa, producer, consulente artistica, critica teatrale. Dopo il dottorato in Storia dell’arte e dello spettacolo (Università di Pisa, 2014) e una borsa di studio presso la Fondazione Cini di Venezia, è oggi assegnista di ricerca presso l’Università di Torino (Dipartimento di Studi Umanistici). Svolge parte della sua ricerca per il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino alla cui Scuola per attori insegna Teoria e storia del teatro. Con Fabio Acca è responsabile de L’occhio del Principe, scuola per spettatori promossa da ERT per Arena del Sole di Bologna.

Membri

Salvatore Margiotta, ricercatore, redattore "Acting Archives Review"

salvatore margiottaDottore di ricerca in Storia del teatro moderno e contemporaneo, collabora con la cattedra di Storia del Teatro e dello Spettacolo presso L’Università di Napoli L’Orientale. Attualmente è redattore della rivista online «Acting Archives Review» ed è impegnato in qualità di assegnista di ricerca nel progetto “Nuovo Teatro Italiano. Archivio Storico”. Autore di diversi saggi riguardanti la nascita della regia in Italia, il Nuovo Teatro italiano, le trasformazioni della scena moderna, l’attore nel teatro di Robert Lepage, ha pubblicato il volume Il Nuovo Teatro in Italia. 1967-1975 (2013).

Mimma Valentino, ricercatrice, redattrice "Acting Archives Review"

mimma valentinoDottore di ricerca in Storia del teatro moderno e contemporaneo, nel 2010 ha vinto un assegno di ricerca per il progetto Archivio internazionale trattati di recitazione e nel 2013 ha preso parte al PRIN Teorie della recitazione e nascita della regia. Archivio e catalogo critico delle fonti documentarie presso l’Università di Napoli L’Orientale. Attualmente collabora con la cattedra di Storia del Teatro e dello Spettacolo per il progetto Nuovo Teatro Italiano. Archivio Storico ed è redattore di «Acting Archives». Autrice di diversi saggi e ha pubblicato il volume Il Nuovo Teatro in Italia. 1976-1985 (2015).

Riccardo Limongi, donatore di spazio, direttore di teatro.it, giornalista, critico

Direttore di www.teatro.it, giornalista, critico, con un piede da quasi vent’anni nella Pubblica Amministrazione alla guida di alcune tecnostrutture in enti locali, ed un altro in forme d’arte variamente frequentate, dal canto alla scrittura ad un lontano pianoforte. Attualmente, dopo averla inventata, produce la web-TV del Comune di Napoli, all’interno dell’Ufficio stampa del Sindaco.

Claudia Fabris, artista

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Claudia Fabris nasce a Padova nel 1973. Progetta spazi, installazioni ed interventi performativi che creano relazioni e sinergie tra la parola e la visione, l’ascolto e il gusto, in una ricerca artistica che trova nel corpo il proprio fulcro, coinvolgendo gli spettatori su differenti piani percettivi nella convinzione che la Bellezza e lo stupore silenzioso che genera possano ancora ricondurre ogni uomo allo spazio intimo e sacro della propria anima dove ogni trasformazione e rinascita trae origine, forza e nutrimento.