2013
NISMAT
ANAGRAMA (IT Roma)
Come un baco da seta, un ragno o una falena, l’organismo performativo s’installa in un certo spazio per sconvolgerlo e dargli nuova forma, ampliando le possibilità di vita, di mobilità e di esistenza. OrgaNISMi che instaurano con un luogo prescelto una collaborazione trasformativa di tipo architettonico/materica.
DIKTAT
MARCO TIZIANEL (IT Padova)
Una scrittura che rivela la misura dell’onnipotenza di cui siamo schiavi. L’assurdo che ci soffoca. L’orizzonte di una rinnovata coscienza collettiva è svanito nel delirio di UNO. Forse è tempo di dire basta. Un’eroe si nasconde tra di noi. Ha la tua faccia.
LA TANDA
CONSOLI + MONTESANTO (IT Napoli)
Nella convivenza tra testo letterario e danza presentiamo un performance in tre passaggi, una tanda appunto, letteraria, che in un breve intervallo di tempo riesce a contenere l’amarezza dell’esilio. “[…] Il tango, e persino quello, da noi era diventato praticamente illegale, perché non c’è regime che ami le forme di aggregazione spontanea.”
Fabbrica Globale di Ritratto /RESTITUZIONE
BLACK SPRING GRAPHICS (FR)
Un ritratto è in primo luogo un processo di adesione alle modalità stesse del ritratto: idea della rappresentazione di sé, presa di coscienza della propria materia visiva, gestione dello spazio, partecipazione alla proposta di un autore, atto, performance, presenza. Una selezione dei ritratti di ALTO FEST 2012 si incarna su carta, a farsi veicolo di una museografia immaginaria/immaginata. A dare luogo ai luoghi.
RITRATTI RESIDENTI / DISLOCATI / SPARSI / NON RILEGATI / NON
RELEGATI
YOU ARE HERE
MARIA CARMELA MILANO (IT Roma)
Il progetto sintetizza il rapporto che c’è tra l’uomo e lo spazio, riflettendo sul movimento, sulla possibilità di spostarsi e perciò di disegnare idealmente nello spazio delle traiettorie, delle linee con il corpo. Camminare la città tracciandone una mappa ideale che reinventa il territorio.
ENOLA GAY la voce, il respiro dell’apocalisse
LUI E OCEANO VIOLA (IT Napoli)
Contro le dinamiche della prostituzione musicale Lui e L’Oceanoviola concertano una presenza che riporta la musica alla poesia, musica che si dona e non si svende. Passioni, visioni, amori, fantasmi individuali e collettivi nascosti tra le pieghe e le piaghe dell’anima dell’esistere quotidiano. Le canzoni sono quadri che si susseguono.
FREEZE
PIETRIBIASI TEDESCHI (IT Reggio Emilia)
Sulla soglia del movimento. Sulla soglia del respiro di ogni nostra quotidianità. Tra il desiderio di andare – spesso senza sapere neppure dove, ma andare – e l’immobilità, lo stare fermi, l’eterno ritorno circolare all’origine.
ACCETTATI
TERRACINA + ADAMO (FR/IT)
Un viaggio personale, una riflessione sul mostruoso invitandolo a palesarsi. Risponde all’esigenza di porsi delle domande sulla percezione della paura la curiosità di scoprir chi sono i mostri che crescono e convivono con il nostro io. Una presentazione viscerale del proprio essere. Il lavoro si apre alla partecipazione diretta del pubblico che potrà partecipare direttamente al laboratorio che si terrà durante le ore d’esposizione.
BALLATOIO
VERANDHA (IT Salerno)
Il progetto “Ballatoio” nasce dalla necessità di affrontare le tematiche connesse alla crisi politico-economica che il mondo occidentale sta attraversando. L’indagine ha preso avvio da alcuni interrogativi: “La dimensione della crisi è portatrice di tensioni inarrestabili verso il basso o può diventare, per il genere umano, occasione di spinte evolutive?”, “A quale estremo tende l’uomo contemporaneo?”, “Quanto è doloroso invertire la rotta?”
PASOLINIANA
PROGETTO BROCKENHAUS (CH/IT)
Pasoliniana è una performance itinerante dedicata a Pier Paolo Pasolini e alla sua filmografia. Il lavoro, basato sul tema dell’abitare, dello spostarsi, del mutare, verrà disseminato lungo 4 differenti luoghi del festival. Il progetto coinvolge trasversalmente tutta la comunità. L’opera intende cogliere “Pasolini vivo”, uno straordinario testimone delle visioni e delle profonde trasformazioni della società contemporanea.
DINAI
A2D (IT Milano)
Lavaggio del denaro. L’opera indaga l’aspetto politico e sociale del possesso del denaro che determina poi il valore individuale e, oggi, anche il valore dell’arte. Una riflessione sul rapporto tra vita, arte e valore indagando il denaro quale simbolo, frontiera di aderenza all’esistenza sociale dell’individuo.
LA PARALLASSE
HRYNIUK + NOWACKI (PL)
Un’opera che dialoga con lo spazio in cui è immersa. La parallasse è il fenomeno per cui un oggetto sembra spostarsi rispetto allo sfondo se si cambia il punto di osservazione.
SERENDIPITY / Ripensando Cage
RANIERI + MORETTI (IT)
Serendipity è disciplinato da un’attenzione per il particolare e dall’esercizio verso un ascolto rigoroso, che identifichiamo con uno stato di silenzio, che è per noi accettazione partecipe di sé e dell’altro da sé (luogo, pubblico, atmosfera…). Musica e danza si sfidano nella costruzione e decostruzione di architetture sonore e di movimento, si rincorrono alla ricerca di mutevoli spazi acustici e visivi, attraverso una composizione che avviene in tempo reale.
PARTY DIGITALE
ALJOUDER + MANSOUR (LB/KW)
La comunicazione mobile è diventata una delle principali fonti di intrattenimento. Uno sguardo sulle attuali pratiche di intrattenimento e la loro ridefinizione nell’ambito delle moderne tecnologie della telefonia mobile e delle sue possibilità inaspettate. L’opera a carattere fortemente partecipativo, vuole coinvolgere il pubblico nella creazione di una festa di suoni prodotti con la tecnologia mobile.
GESAMTKUNSTWERK A DOMICILIO
SIMONA ROSSI (IT Roma)
Come abitare uno spazio? Come oggettificarsi? Come essere parte di o come sostituire un arredo? Una relazione breve ma intensa, con un posto. Una perfetta sintesi tra l’arte e la realtà. Diventare un oggetto in mezzo agli altri per rendere omaggio alla propria tana, dedicandole un ritratto. Un ritratto stratificato.
CARA MAMMA CARO PAPA’
STALKER TEATRO (IT Torino)
Spettacolo storico di Stalker Teatro, “Cara mamma caro papà” nasce negli anni ’80 come parte di “Box-Theatre”, un più ampio progetto sperimentale che indagava, secondo la poetica tipica della compagnia, il rapporto fra arti visive e teatro. Un “testo-scultura” che evoca le figure tradizionali della fiaba popolare – il Re, la Regina, il Figlio, la Bella Fanciulla, il Mostro partendo da scatole di legno piene di vari materiali visivi e sonori.
CRìOS – THINKING OF SARAH KANE
SQUILLACIOTI + VELLA (IT Torino)
Un omaggio a Sarah Kane. Il desiderio di trovare un accordo armonico tra il flusso del pensiero e l’architettura del corpo che cerca un proprio spazio vitale per non esserne schiacciato. Un’azione lenta e circolare che trasforma il passaggio in un tracciato esistenziale dove il corpo subisce, invece che vivere, lo spazio circostante, il quale si deposita sull’epidermide.
NEWS FROM SILENCE.
THE MONKEY
EVA GUILLAMON / LA NAVE DE ESPEJOS (ES)
La Scimmia, è la prima parte della trilogia ‘News from Silence’. Partendo dal concetto di “città” come “disturbo nervoso molto grave”, (secondo il sociologo argentino Ezequiel Martínez Estrada), essa indaga la follia in fasi diverse: quella individuale, la follia collettiva, la struttura sociale attuale. Lo fa attraverso il recupero della figura di un eroe sommesso.
STUDIO SU FIGURA 1
CHIARA OREFICE (IT Napoli)
Il lavoro prende spunto dalla pittura di Francis Bacon e indaga la sensazione come principio di deformazione del corpo. Un circuitare tra la consistenza di un fuori e la pluralità stratificata di un dentro- verso un innesto reciproco che fa del corpo una figura fantasmatica “una carcassa che superba sboccia come un fiore contemplato dal cielo” (Baudelaire).
POETRY AND PUMMAROLS,
il rock’n’roll dell’antico poeta
LE LOUP GAROU
Un nuovo vinile, che è anche la colonna sonora di un piccolo spettacolo, “Ancient Poet just Rock & Roll”. Possiamo ancora noi, brandelli superstiti di alberi guerrieri, intentare una salvifica battaglia poetica, che restituisca al mondo quella porzione d’anima che gli è stata sottratta da secoli di ottusa violenza e volgari inganni ? Questo è il tema dell’ultimo lavoro dei Le Loup Garou, teso a sottolineare la necessità di centralizzare il rapporto tra uomo e ambiente come l’unica via d’uscita dalla crisi più drammatica di tutti i tempi.
TOPOGRAFIE INVISIBILI
MARCELO SANCHEZ-CAMUS (CL)
Una camminata ad occhi chiusi attraverso una serie di memorie sfuggenti. Un’esperienza sensoriale. Guidato dall’artista, lo spettatore è invitato ad immergersi in un cammino ad occhi chiusi, incontrando i popoli, le storie, voci e sussurri che abitano l’architettura circostante.
CONCEDIMI DI DIVENTARE NIENTE
MAGNIFICO VISBAAL (IT Benevento)
Un rito. Una preghiera. Un idea di castigo. Un sacrificio. Ci si ritrova a volte, nostro malgrado, ad essere testimoni unici di un atto compiuto lontano dai nostri occhi, che ci riguarda seppur nella nostra inconsapevolezza.
BAROQUE FOR 1 PERSON
SANDRA BOZIC (RS)
Esperimento evocativo di carattere sensoriale. Immerso nell’atmosfera di un tempo passato, malgrado la distanza, lo spettatore stesso è protagonista di quest’opera. Egli stesso si fa contenitore di una memoria lasciata in eredità dalla storia, tanto da essere evocata con uno sguardo, una musica e il respiro che li unisce.
OPERAPPARTAMENTO 2013
Affidata ai tre artisti segnalati dall’Osservatorio Critico durante la scorsa edizione di ALTO FEST, l’opera sarà aperta al pubblico durante i giorni del festival, dopo un periodo di residenza presso uno degli spazi donati per questa edizione di ALTO FEST. Queste le motivazioni con cui l’Osservatorio Critico ha segnalato Antonino Talamo, Serena Gatti, Claudia Frabris: ANTONINO TALAMO per il virtuosismo ludico con cui dosa sonorità e ritmi, creando estemporaneamente partiture travolgenti in cui si incrociano le fonti disparate, dall’elettronico al tribale, e per la sua capacità di coinvolgere il pubblico in un qui ed ora inatteso, continuamente sorprendente. SERENA GATTI per la precisione sapiente, capace di rendere visibile il punto d’incontro fra lo studio tecnico e l’anelito incarnato che muove la sua danza e per la sorprendente abilità di mettersi in movimento non sotto o davanti, ma assieme al panorama stellato. CLAUDIA FABRIS per la pregevole minuziosità di una ricerca versatile che congiunge la poesia di un’affabulazione incastonata di piccoli incanti fatti a mano, (letterari, ma anche scenografici, culinari, visivi) ed una comunicazione anti-teatrale che invita il pubblico ad incontrarla nella calda intimità di una serata domestica.