2017

Piattaforma di confronto tra operatori internazionali su pratiche culturali e visioni artistiche di rigenerazione urbana.
IL CONTESTO COME FATTORE DETERMINANTE DI CAMBIAMENTO
Il nostro punto di partenza è la definizione di “contesto”, come segue: le parti di una dichiarazione, verbale o scritta, che precede o segue una parola specifica o un passaggio, e che normalmente influenza il suo significato o effetto; indica inoltre la serie di circostanze o fatti che circondano un evento particolare, una data situazione, etc.
Etimologia: contex(ere), con + texere, intrecciare, o tessere + il suffisso -tus “Contesto” può anche indicare il retroterra culturale, il milieu, la temperie culturale.
Il nostro intento è di iniziare una discussione per poter costruire un pensiero collettivo, e lavorare per trovare nuovi modi e strategie di cooperazione, fuori dalle strutture organizzate “dall’alto”.
Qual è il ruolo dei lavoratori culturali nel proprio contesto sociale?
Come ricollocare le nostre personali strategie professionali e nuovi modelli di business?
Come possiamo capovolgere il punto di vista da cosa abbiamo da offrire a cosa è necessario?
Come costruire piattaforme per il mutuo scambio di tempo, prodotti, creatività, manufatti, ma anche altri tipi di scambi di competenze?
Come usare al meglio le nostre potenzialità e risorse?
Quali sono i potenziali spazi culturali che potrebbero essere rivitalizzati nel vostro territorio? La “factory” culturale è anche un concetto, senza uno spazio fisico?
Come cittadini, fuori dal ruolo di lavoratori della cultura, quali sono i bisogni e il potenziale che il vostro contesto vi chiede e vi mostra?
Quale situazione avete incontrato nel vostro contesto, come avete fatto la vostra scelta, quale luogo avete scelto? O forse il luogo stesso vi ha scelto?
Come avete stimolato e sperimentato la partecipazione dei cittadini per coinvolgerli nei vostri progetti di arte performativa?
Come vi siete impegnati in prima persona in tali progetti? – Cosa significa per voi il termine “collettivo”?
Guardando al nostro contesto locale, di cosa ha bisogno la società? – La società ha bisogno degli artisti?
PANELISTS
Guido Acampa (IT/Napoli) Aperture
Guido Acampa videomaker e cofondatore del Riot studio alterna la sua attività alla curatela della programmazione del Riot studio al Riot Cinema Lab, laboratorio di video produzioni e sperimentazione di nuove grammatiche e soluzioni tecnologiche applicate alle videoproduzioni.
Il Riot Studio è uno spazio dedicato alle arti e alle idee nuove, sperimentali ed indipendenti con l’intento proficuo di creare connessioni tra il tessuto urbano e sociale locale e il contesto internazionale.
“Aperture” è una manifestazione che invita artisti contemporanei a reinterpretare la relazione della città con i suoi luoghi storici o culturalmente significativi. Attraverso l’arte contemporanea le “Aperture” dei luoghi fisici coincide con l’apertura di nuove visioni sul futuro di Napoli.
Bush Hartshorn (UK) Dance Base
Bush è stato mentore, direttore, curatore.
Negli anni 90 è stato direttore artistico della Green Room Manchester, nel Regno Unito, fino al 2015 è stato direttore artistico della Dansehallerne di Copenhagen, in Danimarca. Nel corso degli ultimi trent’anni ha contribuito a fondare e sviluppare diversi network internazionali, occupandosi allo stesso tempo di progetti più brevi particolarmente dedicati alla formazione di giovani danzatori, e attualmente è a capo del Catalyst Dance Management, un progetto sviluppato all’interno di Dance Base e grande risorsa per la comunità dei danzatori professionisti in Scozia; sia gli artisti più stabili che le compagnie emergenti vengono aiutati a sviluppare il proprio lavoro e supportati rispetto alla cura e alla tutela amministrativa, produttiva, manageriale.
Nataša Zavolovšek (SI) Exodos
Natasa Zavolovsek è la direttrice artistica del Festival Exodos di Ljubljana.
Ha iniziato a lavorare in campo culturale come coordinatrice del Network Metelkova in 1990-94, creando un moderno centro culturale negli edifici di un ex complesso militare. Ha fondato la casa di produzione Marka, tra il 1999 e il 2001, è stata produttrice freelance tra il 1997 e il 1999, successivamente è diventata direttrice artistica del Festival Exodos, oltre a fondare la ong Kooperativa, con l’intento di creare una rete di collaborazione a lungo termine, sostenibile e che favorisca lo sviluppo di organizzazioni culturali indipendenti, nella regione dei Balcani.
Il Festival Exodos è coinvolto in numerosi progetti internazionali, tra i quali Corners, Theatroskop, Shared space.
cornersofeurope.org
exodosljubljana.si
Federica Rocchi (IT/Modena) Periferico
Curatrice in ambito teatrale. Ha una salda esperienza nel campo della rigenerazione urbana e processi partecipativi e riuso temporaneo. Ha lavorato con la compagnia Laminarie di Bologna dal 2002 al 2016, come project manager e co-direttore del teatro DOM (premio UBU 2012 per lo sviluppo locale). Nel 2005 ha fondato l’associazione Amigdala a Modena, della quale è presidente. Dal 2008 dirige a Modena il progetto Periferico, focalizzato sulla ricerca e valorizzazione di spazi non teatrali e inusuali attraverso interventi site specific che coniugano la drammaturgia teatrale con altri linguaggi artistici contemporanei.
Teja Reba (SI) City of Woman
Teja Reba è un’artista indipendente, autrice e performer.
Attualmente lavora come direttrice della programmazione del progetto City of Women- Associazione di Promozione delle Donne nella Cultura e cura l’edizione annuale dell’omonimo Festival Internazionale di Arti Contemporanee, a Ljubljana.
City of Women è un festival incentrato su un contesto urbano, a vocazione progressista, con una particolare attenzione per le tematiche LGBTIQ e l’inclusione delle minoranze, ispirato dal desiderio di favorire un cambio sociale positivo non solo attraverso “cosa” viene proposto durante la programmazione/produzione, ma anche sul “come” questo processo si può fare portatore di nuove funzioni e connessioni.
Oltre al programma artistico, City of Women organizza una serie di eventi, tra i quali laboratori pratici e teoretici, nei quali invita pensatori che possano ispirare e promuovere scambi e incontri in ambito internazionale.
Amar Benbia (FR) La Foule d’Eau
Amar ha un’educazione e un background eterogenei: ha studiato Legge all’Università Bordeaux IV, storia dell’Arte alla Scuola del Louvre, arte audiovisiva presso l’AFPA di Issoudun.
Dopo aver lavorato alcuni anni nel settore privato come manager, istruttore e consulente, ha trovato il modo di sintetizzare tali esperienze in un progetto di vita: la Foule d’Eau, una factory itinerante di arte partecipativa che lui stesso ha fondato e coordina dal 2014, con l’intento di incentivare l’incontro e la collaborazione tra i giovani e gli artisti, oltre che confrontarsi con problematiche di tipo politico.
Il suo nuovo progetto è La Plage d’Esbly, nel quale, insieme con il Collectif de la Plage, un gruppo informale di associazioni impegnate sul fronte dell’educazione, architetti, compagnie teatrali, si occupano di recuperare una parte di Esbly, sobborgo di Parigi.
Tomàs Aragay (ES) Mapa
Tomas Aragay e Sofia Asencio sono co-direttori della Societat Doctor Alonso.
La compagnia ha posto la sua base in un’area rurale, nel villaggio di Pontòs, in provincia di Girona, per sfuggire al rumore e al conformismo che circonda la creazione e l’arte contemporanea in una città come Barcellona.
Questo atto ha permesso loro di rivolgere lo sguardo verso l’interno, alla ricerca della propria voce. Insieme hanno dato vita a Mapa, un festival di arte contemporanea site-specific, che voleva portare i progetti performativi più radicali in un’area rurale remota. Inoltre Mapa voleva stimolare l’incontro tra gli artisti e i cittadini, la drammaturgia del festival si basava principalmente sul concetto di antichi rituali popolari.
Mapa ha avuto luogo dal 2004 al 2011 a Sant Mori e Pontos, in Catalogna, Spagna.
doctoralonso.org
FB Mapa.pontos
tea-tron.com
Javier Cuevas (ES) Spanish Matchbox
Javier Cuevas, drammaturgo, performer, curatore e autore nel campo delle arti performative. Direttore artistico di Live Arts Lab – Theatre Leal of La Laguna (Tenerife, Canary Islands). Ha presentato i suoi lavori in Spagna, Brasile, Germania, Italia, Algeria e Norvegia. Ha creato, insieme alla drammaturga e “mediaturgist” Sara Serrano, il progetto “Spanish Matchbox”, che nasce dalla piattaforma di Creación Contemporánea Española. Dopo una serie di attività internazionali, si cristallizza in un festival presso l’E&G Teater (Stamsund, Norvegia). Spanish Matchbox si trasforma da festival a una struttura di micro-programmazioni che possano essere promosse in altri incontri e in altri festival che condividano una sensibilità comune al nostro progetto, moltiplicando le possibilità di relazioni.
Pippo Pirozzi (IT/Napoli)
Borgo dei Vergini luoghidicultura
Il progetto nasce dalla sinergia tra un gruppo di cittadini e associazioni impegnate nella valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, con lo scopo di favorire e supportare la riqualificazione di questa preziosa area della città di Napoli attraverso attività di ricerca, progettazione, promozione e fruizione dei “luoghi di cultura”.
Chiara Faini (IT/Milano) Smart
SMart – società mutualistica per artisti è un network di imprese senza scopo di lucro presente in 9 paesi europei, che associa circa 90.000 artisti e freelance.
Il nostro l’obiettivo è rispondere ai bisogni professionali di artisti e freelance proponendo strumenti concreti che permettano loro di lavorare più sicuri, semplificandogli la gestione amministrativa dei loro progetti, e tutelandoli dai ritardi di pagamento.
Moderatore : Anna Estdahl con il team di Altofest Anna Estdahl (Pisa/Italy)
TeatrInGestAzione/Altofest
Anna Estdahl è una producer freelance, e collabora con compagnie di teatro e danza, in Italia e all’estero. Recentemente ha fondato la propria organizzazione, “Ferradura”, che vuole essere non solo un’agenzia di management degli artisti ma anche un laboratorio di nuovi progetti e visioni sulle performing arts contemporanee in Italia, agendo in un contesto locale, a Pisa, ma con un’attenzione speciale verso l’ambito internazionale. Nel marzo 2017 ha incontrato TeatrInGestAzione / Gesualdi Trono, ed è stato “amore a prima vista”. Da allora è totalmente coinvolta nel progetto Altofest e in tutti i progetti della compagnia
teatringestazione.com | altofest.net