2014
ARTISTI
ALDO RIBONI
(IT – Milano)
Poeta. Nato a Milano nel 1981. Sue poesie sono apparse nella raccolta Nodo Sottile 5 (Le Lettere, 2008). Il volume in dialetto maccheronico L’è no la me lengua / Non è la mia lingua è di prossima uscita presso le Edizioni del Foglio Clandestino.
UNA SCRITTURA site-specific
(progetto in residenza)
condividere e contaminare storie, idee, suggestioni e frammenti poetici legati a specifici luoghi pubblici dei quartieri di Alto Fest, contribuendo a creare collettivamente una mappa immaginaria dei luoghi stessi. Alla fine del Festival le mappe immaginarie costituiranno un’opera collettiva compiuta e, allo stesso tempo, il materiale di partenza per un esperimento di scrittura site specific, che prenderà la forma di un’audio-guida poetica ai luoghi prescelti, da gustare durante Alto Fest 2015.
ANTONINO TALAMO
(IT – Napoli)
Musicista, Percussionista, Strumentista Live & Studio Recording. Capace di un virtuosismo ludico con cui dosa sonorità e ritmi, creando estemporaneamente partiture travolgenti in cui si incrociano le fonti disparate, dall’elettronico al tribale, con una spiccata capacità di coinvolgere il pubblico in un qui ed ora inatteso, continuamente sorprendente. In lui si incrociano i linguaggi musicali del sud del mondo.
Cosaltro Esperimenti
Una costruzione di melodie ed architetture ritmiche sperimentate attraverso l’improvvisazione, utilizzando gli strumenti e gli oggetti a disposizione nel qui ed ora del concerto.
Rettifilo Ritmico
Un automobile. 3 spettatori. Un autista. La città intorno. La musica dentro.
Mi hanno insegnato che gli strumenti a percussione devono essere utilizzati solo nei contesti in cui vengono contemplati. Io penso che questa sia una scelta che porta ad una costante omologazione dello strumento, che trascura la storia, la cultura e la sofferenza che l’ha forgiata, per un banale spirito di accondiscendenza sociale.
BASSEM MANSOUR
(LB)
Bassem Mansour, libanese, crea istallazioni audio visive, volte a mostrare rapporto tra le
persone, le regole imposte dalla società e come queste diventano udibili e visibili. Indaga in
particolar modo la relazione trasversale tra l’uditivo, il visibile, il rumore e la memoria.
Chromatic Club Special
un esperimento cromatico che fonde colori opposti tra loro, che si muovono verso diverse direzioni.
Attraverso alcuni suoni guida scaricabili con l’ausilio di un QRcode e di uno smartphone, gli spettatori parteciperanno alla costruzione di un coro interagendo con suoni e video.
BERGEN CONVENTION
(DE / RU)
Studiano Belle Arti, Architettura e Teatro tra Amburgo, Stoccarda e Londra. Il loro lavoro si concentra sulla capacità operativa delle cose. Costruiscono strumenti che innescano meccaniche inattese, che intervengono e modificano le condizioni dell’ambiente circostante.
The Unfailing Table
Un lavoro che accoglie le forme dell’happening, del laboratorio, dell’incontro, della lettura performativa e dell’experience design. Il lavoro è concepito come una serie di eventi, ognuno dei quali svuota una bottiglia e produce una comunità. In ogni performance viene utilizzata una bottiglia di distillato, prodotta direttamente dagli artisti.
BLACK SPRING GRAPHICS
(FR / IT)
Black Spring Graphics è uno pseudonimo, o un eteronimo come direbbe Fernando Pessoa. Sono una persona vera, non sono un gruppo, non sono un collettivo, ma non sono solo. Un’opera non è (quasi) mai il frutto di un atto squisitamente individuale, i fattori alii deviano le traiettorie personali.(Che piaccia o no).
(Re)Writing (a) List
Installazione in (ri)scrittura della serie List
Una riflessione sulla capacità del corpo di scrivere forme e contemporaneamente sulla capacità delle immagini di aggiungere altre forme. Il punto di partenza è già un’operazione di riscrittura: il performer Mariano Cipriani invade lo spazio del dispositivo della Fabbrica Globale di Ritratto (Altofest 2012) e ne sposta l’asse dalla scrittura di un ritratto semplice a quella della performance.
BOZIC + STRUNJAS
(RS)
Entrambi architetti, nel loro lavoro coniugano l’interior design, la performing art e il video, producendo lavori che coinvolgono direttamente gli spettatori in relazione all’ambiente circostante.
Una poetica concentrata sulla semplicità del mostrare gli spazi del nostro quotidiano che accolgono l’eccezionalità delle nostre uniche vite.
Shows
Un progetto basato sul principio della performance seriale, suddiviso in 3 diversi appuntamenti:
1- “Reality Show”; 2- “Magic Show”; 3-”Fashion Show”.
Un tentativo d’innesto della propria realtà quotidiana in un ambente estraneo, per creare un cortocircuito tra l’essere e l’apparire, il vedere e lo stare.
CLAUDIA FABRIS
(IT – Padova)
Progetta spazi, installazioni ed eventi performativi che creano relazioni e sinergie tra la fotografia, gli abiti, la parola e il cibo in un percorso di ricerca artistica che trova nel corpo il proprio fulcro, coinvolgendo gli spettatori su differenti piani percettivi per sciogliere la linea di confine tra chi fa l’arte e chi la guarda. Dal 1999 ad oggi collabora con Tam Teatromusica – Padova.
La Cameriera delle Fiabe
La cameriera di Poesia, già in programma nelle scorse edizioni del festival, in una nuova versione per bambini ed adulti, con un menù di fiabe e ninna nanne servite dal vivo in cuffia.
La Terra sotto i Piedi e il Cielo tra i Capelli
Una visione che passeggia in città e offre la sua piccola divinazione di parole a chi le sorriderà.
La Via Lattea
in collaborazione con Mario Avallone
Esposizione fotografica di nudi femminili immersi nel latte.
Accompagnata, il giorno 26 settembre, da una Via Lattea del Gusto, tavola imbandita di bianco mangiare a cura di Mario Avallone. Una sinestesia di occhi e bocca, sguardo e gusto poesia incarnata da vedere e mangiare.
Ex Voto – Vuoti a rendere
in collaborazione con Associazinoe CleaNap Piazza Pulita
Installazione visiva murale lungo la parte finale della Pedamentina San Martino.
L’opera sarà realizzata con i cocci dei vetri delle bottiglie schiantate ogni notte sulla scalinata dal piazzale, coinvolgendo i cittadini nella sua realizzazione. L’Arte che medica e cura per trasfigurare la memoria delle ferite in bellezza attraverso un percorso collettivo di condivisione
EDAN GORLICKI
(IL / NL)
Coreografo, insegnante e ricercatore. Creatore di LAMA per la ricerca sul movimento.
La filosofia e gli obiettivi dell’approccio artistico di Edan, si basano sulla ricerca del sé in relazione a ciò che lo circonda. il suo lavoro si concentra sull’intimità che alberga nei corpi, sulla psicologia e sulle emozioni.
Body Language
Un lavoro suddiviso in una serie di studi sull’espressione della potenza e della bellezza del corpo in movimento in tutte le sue declinazioni. La serie presentata si concentra sul potere e sul controllo. Il corpo senza paura e potente, e allo stesso tempo vulnerabile e fragile.
FEDERICA TERRACINA AND INCREDIBLEFOX
(FR / IT)
Sposo con estrema umiltà il suggerimento di Luis Bourgeois quando scrive che le parole di un artista vanno sempre prese con cautela…
La curiosità e il piacere di usare i materiali mi spinge a cercare e studiare diverse tecniche, ritenute le più adeguate per svelare l’idea madre dei progetti.
Accettati
Un progetto nato nel 2013, presentato da Federica Terracina ad ALTO FEST 2013, a tutt’oggi in sviluppo. Ne fanno parte foto e disegni. E’ il risultato di una collaborazione tra differenti persone che ho incontrato durante questo periodo, e tra cui alcuni artisti, come i due fotografi con cui ho più collaborato, Davide Adamo e Laura Arlotti. Un viaggio intimo, una ricerca nel mondo dei mostri. Le domande sono semplici e inusuali: «chi sono i mostri? Dove vivono? Perché crescono nella tua vita?». Una ricerca onirica.
FELD
(DE)
Feld, campo, spazio musicale eterogeneo, unito ed infinitamente parcellabile, percorso, calpestato e resistente, in constante rinnovamento.
Lynda vive a Berlino da 7 anni. Ha studiato Belle Arti in Francia e alla Weissensee Kunsthochschule. Si occupa di arti performative, pedagogia e musica.
Susanna ha studiato musica classica e Comunicazione Interculturale a Genova, prima di
trasferirsi a Berlino quattro anni fa. È parte di tre progetti musicali: Brabrabra, Liquorice e Feld.
Feld in concerto
Concerto per pianoforte percussioni e voci. Un tentativo di esplorare diversi terreni a passi liberi. Non contemplando e non ponendo confini tra porzioni di territorio, ossia tra improvvisazione, musica classica, ritmi tradizionali, melodie semplici e complesse, ci si propone di elaborare singoli elementi di composizioni esistenti e originali, nella forma di studi, ripetizioni insistenti, variazioni sottili, cambi di prospettiva, in cui il livello pratico e quello concettuale si sovrappongono organicamente.
LIQUORICE
(DE)
Liquorice è un duo nato a Berlino circa un anno fa dall’esigenza di Futaba, virtuosa giapponese del “guitalele”, di suonare la chitarra elettrica e quella di Susanna, diplomata in pianoforte e tastierista in gruppi rock, di dare colpi a dei tamburi. Nei testi delle canzoni, finora in tedesco, inglese e francese, trovano posto pecore, gatti, storie d’amore e d’attesa, budini e urla indistinte.
Liquorice in concerto
Chitarra elettrica, batteria e voci. Lo-fi pop punk garage.
GRUPPO E G T
(IT – Palermo Catania)
Eva Geraci, Giovanna Cossu, Tommasina Bianca Squadrito. Inaugurano la loro collaborazione per la prima volta nel 2012, in occasione della performance Stazione Maria Zambrano. Dopo questa esperienza abbiamo sentono come propria prassi aperta e informale l’ascolto del senso dell’unità, quella catastrofe che si accenna nel nostro lavoro richiamando l’impronunciabilità di molte scritture.
Per tratti E G T
Attraverso i tratti che ci caratterizzano sciogliere agonismo e antagonismo per mezzo di intersezioni in tracciati considerati irrilevanti ma che fondano i vissuti. Camminando, intrecciando, riparando utilizzeremo resti di fogli, suoni di flauti, voci, contatti. Un altro passo dentro una calligrafia senza scrittura
ILARIA ABBIENTO
(IT – Napoli)
Fotografa di stanza a Napoli, presso lo studio Icona. Dopo gli studi di Architettura diventa prima grafica pubblicitaria e poi Art Director in uno studio di comunicazione, Ikedea. Tra le sue opere “A’ Juta a Montevergine” e “Concetta dei fiori”. È tra i partecipanti al progetto “Laboratorio irregolare” tenuto dal fotografo Antonio Biasiucci esponendo il proprio progetto fotografico “In ogni luogo” durante la collettiva Epifanie al Castel dell’Ovo a Napoli.
Appartamenti
Donare uno spazio significa donare anche un po’ sé stessi, quello che si è, la propria quotidianità, il vissuto delle persone che ci abitano. L’opera è composta dai ritratti dei donatori di spazio di Alto Fest, traslocati ed esposti nei luoghi di altri donatori. Un’azione, un movimento dell’immagine dunque che si fa racconto di un’esperienza collettiva.
SILVIA MEI + FABIO ACCA
(IT – Bologna)
Silvia Mei, curatrice indipendente e critica affiancatrice, svolge attività di ricerca presso l’Università di Pisa e collabora alle attività di La Soffitta. Centro di promozione teatrale dell’Università di Bologna. Di “Culture Teatrali” è redattrice per la testata web.
Fabio Acca, critico e studioso di arti performative, svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna. Fa parte delle redazioni di “Culture Teatrali” e “Prove di Drammaturgia”.
In Camera Caritatis
Un dispositivo critico di Fabio Acca e Silvia Mei.
Una grata, un confessionale, un confessore, una confessione. Si bussa tre volte per chiedere udienza. Lo spettatore può lasciare libero sfogo al suo flusso di coscienza critica.
In camera caritatis dissacra il rito dell’incontro col critico – mediatore tra le due sfere dell’artista e del pubblico – in un momento di comprensione dei fatti della scena.
Il dispositivo è ospitato all’interno della scultura geogamica di Francesco Cirillo e Roberta Cannatelli – Questua di Pensieri – rappresentazione del cammino di un artista in un intreccio di pensieri.
ISOTTA BELLOMUNNO
(IT – Napoli)
Dal disegno alla fotografia, dalle soluzioni scultoree all’azione performativa, nel lavoro
della Bellomunno sono riscontrabili due matrici costanti e ricorrenti, da un lato un’amara ironia, a tratti beffarda e perennemente provocatoria, dall’altro le origini familiari, perno gravitazionale esistenziale ed artistico.
Redesigning space from the left side
Presupposto alla creazione del’opera è la simmetria bifrontale del cervello umano, il delicato ed esatto gioco di opposti in base al quale l’emisfero sinistro del cervello controlla la parte destra del corpo e viceversa. Il progetto prevede un’azione performativa dove l’artista destrimane “ridisegna” da mancina l’interno dello spazio, costretta da una camicia di forza (cucita ad hoc), che le blocca l’arto destro.
KALSA COMPAGNIA
(IT – Treviso)
Le prime esperienze con il Living Theatre, la poetica di Lindsay Kemp, il teatro d’appartamento di Nino Gennaro, la scuola Jerzy Grotowski, la fusione del teatro e danza della Pina Bausch. Una poetica creativa che si sviluppa nella fusione delle arti espressive, nell’attenzione dell’evoluzione dell’uomo nella sua intimità.
Me&Me
La performance si sviluppa in un continuo evolversi di porte che sovrappongono i due protagonisti, così lontani, ma, così vicini nel sentirsi con la voce e le membra, finche tutto diventa all’unisono un
divenire. Un donarsi l’uno all’altro
LIVIA GROSSI
(IT – milano)
Da 15 anni giornalista del Corriere della Sera. Si occupa di teatro, cultura e reportage. Da qualche tempo ha unito le sue passioni e i suoi servizi realizzati in Africa, in Albania e in Sud America, nella forma del reportage teatrale.
Ricchi di cosa poveri di cosa?
Burkina Faso, Senegal, Italia. Reportage teatrale tra giornalismo, fotografia e musica.
Un viaggio tra Italia, Burkina Faso e Senegal per parlare di teatro ed emigrazione, in tempo di crisi, tra video, interviste e musica. Al centro del lavoro la riflessione per un Occidente alla deriva, la necessità di una nuova ridefinizione delle parole “ricchezza” e “povertà”, ma anche l’urgenza di ritrovare un senso all’incontro spettatore-attore.
Accompagnata dalla musica di Ibrahim Drabo.
Musicista nato nel Burkina Faso. Balafonista solista e cantante fa parte del gruppo DJIGUIYA. Partecipa a numerosi festival: Mali, Costa D’Avorio, Francia, Spagna, Olanda. Nel 2008 vince il primo premio della ‘Settimana nazionale della cultura ‘ a Bobodioulasso, festival annuale di arti e tradizioni popolari africane. E’ in Italia dal 2008.
LIZZIE J KLOTZ + MILLER
(UK / CL)
Lizzie e Alexandra iniziano la loro collaborazione durante il loro incontro nella Kibbutz Contemporary Dance Company’s Dance Journey Program, scoprendo una forte base su cui poggiano interessi artistici comuni. Condividendo l’attrazione per la danza composta per il cinema, Lizzie e Alessandra sviluppano un interesse nei confronti dei modi di rappresentare il corpo nella performance live e attraverso i media.
You eat a pear
Combinando gli elementi della performance dal vivo e quelli del linguaggio cinematografico, il lavoro esplora la presenza del corpo umano sul palcoscenico e sullo schermo, analizzando le relazioni che si creano tra il pubblico e il performer attraverso tutti i mezzi con cui l’opera è declinata.
LUCA ERRICO E L’OCEANOVIOLA
(IT – Napoli)
Un incontro tra il poeta Luca Errico ed il chitarrista Alessandro Pezzella, nella veste di Oceanoviola. Luca Errico scrive versi senza per questo sentirsi per forza un poeta; non ha mai capito la differenza tra Pasolini e Califano, tra Pessoa e gli Skiantos. è una poesia che nasce dal sogno, dal bi-sogno e dalla mancanza di sonno.
Alessandro Pezzella: allontanandosi con nostalgia dall’esperienza del progetto “lui e l’oceanoviola”, più legato alla forma canzone, prova in maniera egocentrica e solitaria a dialogare musicalmente con se stesso sovrapponendo suoni e melodie alla ricerca di un ‘identità mai consapevole di sé stessa.
La bottega degli errori
Voce, chitarra, loop machine e suoni. Lontani da un reading ordinario. Le parole e le frequenze elettriche sferragliano e a volte bisbigliano all’unisono. La parola, tra poesia civile e lirismo poco sobrio dell’ultima staffa, racconta l’incapacità di riconoscersi nella città come fenomeno visivo, l’incapacità insomma di sentirsi contemporanei pur essendolo totalmente.
LUDOVICA RAMBELLI
(IT – Napoli)
Attrice, regista, drammaturga. Nel ’96 fonda una propria sigla: Malatheatre, con cui calca le scene nazionali. Il suo è un teatro fortemente visivo, di memoria filmica e pittorica: Barocco nei modi, e il barocco è qualcosa che è saltato in aria, si è rotto in mille pezzi, ed è stato ricomposto in una forma sottilmente diversa da quella che aveva prima di rompersi.
La Madonna delle Rose
Installazione performativa in forma di Tableaux Vivant. Dedicata a Filumena Marturano, prede spunto dal monologo della Madonna delle Rose, il celeberrimo ‘e figlie so’ figlie: “ è stata Essa, allora…è stata ‘a Madonna! S’è vista affrontata a tu per tu, e ha voluto parla’ . Ma allora ‘a Madonna pe’ parla’ se serve ‘e nuie.”
MARTIN KASPAR ORKESTAR
(CH)
Fondatore e membro di The Pumclicks fusione di tre musicisti nomadi che percorrono il mondo sull’onda delle tradizioni popolari attraverso le proprie composizioni. Martin al clarinetto e percussioni, stupisce unendo magicamente melodia e ritmo.
In Alto
spettacolo di uomo orchestra, composto attraversando numerosi paesi (fra cui Senegal, Brasile, Serbia, Italia…). Di questi, Martin riprende ritmi e melodie che ama distribuirsi dalla testa ai piedi,
danzando con la sua particolare orchestra portatile. Virtuoso con semplicità.
OPERA RETABLO
(CH)
Crea opere in bilico tra l’innovativo e l’arcaico; lavori che danno corpo a una moderna e destabilizzante catarsi. Si muove, si sviluppa e trae ispirazione dalla convinzione che l’incontro e la collaborazione fra gli individui debbano essere alla base di ogni lavoro. Fondata da Ledwina Costantini, attrice e creatrice, che per anni ha collaborato con il Teatro delle Radici.
I hate this job – studio II
Una creazione multidisciplinare liberamente ispirata al manifesto di Marina Abramović An artist’s life sulla figura dell’artista contemporaneo. Un pretesto per una riflessione sul confine tra introversione ed estroversione, tra essere e apparire e su come il disequilibrio di queste parti influisca, positivamente o negativamente, sull’essenza dell’essere artista e principalmente individuo.
PHOEBE ZEITGEIST
(IT – Milano)
Sono di base a Milano. Le attività di questo gruppo non si limitano alla produzione e alla messinscena degli spettacoli ma si estendono a prove aperte e discusse, mostre, conferenze, lezioni brevi presso corsi di formazione accademica o universitaria, collaborazioni con istituzioni dedicate all’arte contemporanea, pubbliche e private. Questa formula allargata permette di discutere il teatro laddove siano presenti altri e molteplici codici di interpretazione del mondo.
Adulto
E’ una ricerca sulla parte maledetta della crescita, quella che non matura, che non si dichiara, che non si esprime e che non si arresta: un’energia sotterranea e magmatica, devastante quanto generatrice. Lo sguardo del pubblico è affacciato alla scena come alla rete da cantiere di uno scavo immaginale. una dedica allo spirito che è capace di osare strumenti di conoscenza impervi e non convenienti, quali il regresso, il percorso a ritroso, l’involuzione, il ricorso all’infanzia, uscire dal genere e degenerare.
COMPAGNIA PIETRIBIASI / TEDESCHI
(IT – Reggio Emilia)
Fondata a Reggio Emilia. La ricerca artistica mira ad una dimensione fortemente performativa, con stile analitico e meticoloso ed un linguaggio evocativo e poetico. Inoltre la compagnia si mette volentieri in gioco con il teatro civile e il teatro ragazzi. Vantano una proficua collaborazione con Icarus Ensemble, gruppo di musica colta contemporanea conosciuto a livello internazionale.
Bios
Partendo dall’opera narrativa dello scrittore argentino Julio Cortázar, l’opera tenta l’esplorazione del “sentimento di non esserci del tutto”. Un uomo virtuale si sovrappone al corpo reale. Gioca quasi, ne diventa inattesa incarnazione e duplicità. Un sopra\sotto, davanti\dietro, questo\l’altro, inquieto e conturbante. La voce off propone “istruzioni per l’uso della giornata”.
PROGETTO FIORI
(IT – Napoli)
Nasce nel 2010 come ricerca per la messa in scena di un testo poetico. Il gruppo comincia così a camminare in luoghi abbandonati, dimenticati, così facendo si riappropria degli spazi negati. Tre componenti del gruppo Daniela Allocca (performer e docente universitario), Carla Merone (pittrice, costumista), Vanna Piacente (maestra di danze orientali, performer) lavorano insieme per oltre due anni a laboratori, organizzazione e creazione di eventi culturali presso Spazio Torchio (Somma Vesuviana-Na).
Moebius Walk
La percezione dei percorsi quotidiani è spesso ancora intrappolata in sistemi binari: dentro-fuori,
esterno-interno, i percorsi non vengono vissuti ma attraversati solo in relazione ai punti di partenza
e di arrivo. Moebius Walk vive la camminata, sta nel passo e sta al passo con, ridisegna il luogo per
moltiplicarne le dimensioni. La camminata diviene atto poetico capace di far scorgere paesaggi
latenti, percorsi inaspettati o dimenticati. Una linea che riesce a creare paesaggi.
RIDZCOMPAGNIE
(FR)
Compagnia di danza contemporanea guidata da Simonne Rizzo. Persegue una ricerca sull’essenziale, senza premesse, senza misure, senza inganni, rispettando la posizione continua dell’essere. Il lavoro di Simonne Rizzo è ospitato ad Avignone 2012, prodotto da alcuni importanti centri come THV, CNDC d’Angers, Centre Jean Vilar e altri.
Un Certain Rythme
Confondere la vita e l’automazione statica, umano e produttivo, il lavoro pittorico e quello reale, mettendo in discussione il modo di fare spettacolo. I danzatori si costringono ad entrare in dialogo con una partitura musicale live in cui batteria e basso crescono fino alla dissonanza. Continua la ricerca di Simonne sulla dicotomia postura – impostura.
THE RUBBERBODIES COLLECTIVE
(UK / MT)
Nicola e Rebecca sono entrambe danzatrici e lavorano nel campo delle arti performative e interdisciplinari. Formate presso il Dartington College of Arts e presso l’Hochschule fur Schauspielkunst ‘Ernst Busch’ di Berlino. Il loro incontro è avvenuto attorno all’opera di George Perec, e nel 2014 sono state invitate a presentare il loro lavoro alla International Conference Species of Spaces: Transdisciplinary Approaches to the Work of Georges Perec.
S-S-Spaces
Il lavoro parte dal libro “Specie di Spazi” di Perec. L’approccio creativo delle artiste è basato sulla danza, coinvolgendo direttamente la comunità locale. Attraverso la ricerca e la metodologia utilizzate per comporre la propria performance esse indagano l’improvvisazione come strumento di analisi rivolto ai singoli individui e ai gruppi, al loro modo di abitare uno spazio comune.
VALERIA CABOI
(PT)
Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza di Roma e alla London Contemporary Dance School di Londra, ha frequentato corsi di composizione coreografica con compagnie di fama internazionale tra le quali Mats Ek, Ballet Frankfurt of Wiliam Forsythe, Random Dance Company, Batsheva Dance Company, Centre National De La Dance e Hofesh Setcher Dance Company. Impegnata nella ricerca sulla relazione tra tecnologia digitale e la fisicitá del corpo nella performance dal vivo.
Red T-Shirt Project.
An international long-distance dance creation
E’ un progetto di ricerca che usa tecnologie ormai di uso quotidiano (smartphone, computer collegati ad internet e piccoli proiettori). Danzatori di diverse parti del mondo interagiscono tra loro senza incontrarsi fisicamente, con lo scopo di creare materiale coreografico a distanza.
Forse in un prossimo futuro questa potrebbe diventare una tecnica comunemente usata per creare coreografia.
E ZEZI GRUPPO OPERAIO
(IT – Pomigliano d’Arco)
nasce nel 1974 a Pomigliano d’Arco, in un periodo e dentro un contesto contrassegnati da forti tensioni sociali e politiche. La costituzione stessa del gruppo può considerarsi un effetto di questo quadro politico. Difatti alcuni suoi componenti sono operai degli stabilimenti industriali della periferia vesuviana di Napoli e la produzione, musicale e teatrale, è fin da subito frenetica e costruita nel riflesso dell’emergenza (culturale e non solo politica) di affrontare i grandi temi della corruzione, della migrazione, dell’emarginazione, della precarietà, delle politiche del lavoro, dei diritti dei lavoratori.
La Canzone di Zeza
La Zeza, scenetta carnevalesca cantata e recitata, vide probabilmente la luce nel Seicento.
Da Napoli si diffuse poi, nelle campagne adiacenti e, con caratteri sempre più diversificati, nelle altre regioni del Reame di Napoli. Questo divertimento cessò agli inizi del nostro secolo: fino ad
allora però il testo della Zeza era imparato a memoria da tutti i ceti sociali di Napoli. Data la complessità della realtà multiforme di Napoli, i Zezi scelgono nettamente di tratteggiarne criticamente, con la canzone e la performance, i nodi, le connessioni, i disordini, in un tentativo di socializzazione e oggettivazione del disagio.
OPERAPPARTAMENTO 2014
PROGETTO BROCKENHAUS
(CH)
Compagnia di respiro internazionale. Un collettivo di sei artisti implicati in qualità di interpreti e creatori, che provengono dal mondo della danza, del teatro e del circo. Una poetica caratterizzata da un forte impatto visivo. Dal 2008 il Progetto Brockenhaus è Artista Associato Sosta Palmizi.
3 soldi_LABIRINTO
ispirato a “L’opera da tre soldi” di Bertold Brecht.
Cos’è l’identità? Che significa smarrirsi? Che cos’è la dignità? Cos’è il labirinto?
Il labirinto è lo spazio che ci circonda. Potrebbe essere la città, lo spazio del giardino o del bosco. Potrebbe essere lo spazio in cui scompariamo, ci perdiamo. E una cosa che ha a che fare con la possibilità di capire la vita. (Giuseppe Penone)
FILM IN RESIDENCY 2014
HEDVIKA HLAVACKOVA
(CZ)
Si forma presso la Film and TV School of Academy of Performing Arts in Prague. Attraverso il cinema provo ad esprimere ciò che trovo difficile raccontare attraverso le parole. Attraverso la forma del documentario provo ad indagare la mente degli individui. Nel mio lavoro mi piace immaginare un mondo fuori dal normale e l’umorismo è per me una sua parte molto importante.
Never Alike
Osservare la realtà italiana dall’interno, attraverso i miei occhi e i miei sensi che provengono da una realtà storica e culturale così differente. Mi piace manipolare lo spazio a livello visivo, fino a creare una visione poliprospettica del mondo.
YVES CHAUDOUËT
(FR)
Pittore, scrittore, filmmaker francese. Ha lavorato presso gallerie internazionali.
I suoi scritti sono pubblicati da Actes Sud. La sua attività artistica è il risultato del dialogo tra i diversi linguaggi che attraversa, cinema poesia pittura.
Fisch in Campania
Uno straniero che arriva a Napoli. Vuole avvicinarsi alle persone che incontra, attraverso una sorta di rinascita. Provando l’economia del dono, con un ritratto fotografico, offrendo i suoi servizi, scoprendo gli altri. Ma riuscirà a prendere una nave per andare lontano?
MARION PHILLINI
(UK)
Gruppo internazionale riunito nel 2013 durante l’University Arts London. Maria Fernanda Calderon nasce in Colombia, Jon Clair in Australia, Ella Phillips a Londra, Natasha Sabatini in Italia. Vivono e lavorano tutti a Londra.
Il gruppo sperimenta le distinzioni tra il pubblico ed il privato attraverso le proprie video installazioni.
What do you consider private?
Sottolineare la differenza tra pubblico e privato, quali le strutture che ci permettono di rilevarla.
La maggior parte della nostra vita è vissuta in privato, ma cosa accade quando queste due sfere si fondono? Così come accade spesso nella realtà digitale?
SORAN QURBANI
(IR)
Iraniano (Kurdistan), rifugiato politico nel Regno Unito. Ha all’attivo diversi documentari brevi e lunghi, messi in onda in programmi tv europei, e presentati in molti festival internazionali, tra essi il 54esimo festival Dei Popoli. Soran usa la telecamera nello stesso modo in cui i suoi occhi guardano.
The box room
I personaggi, i luoghi e le azioni nella nostra vita sono temporanei. Credo ci sia un conflitto tra l’elemento umano e quello architettonico, tra l’abitante e il suo spazio. Credo che lo spazio di cui abbiamo bisogno per vivere non esista.
LIMONGI + BELLINI
(IT – Napoli)
Viviamo ormai da anni fra immagini di vita della città in ogni sua forma, vorremmo offrire alla sua voce il linguaggio delle immagini per rendere un po’ più completa la percezione delle sue complessità e delle sue meraviglie. Dal giornalismo al cinema è sempre una questione di punti di vista.
3
Lo spazio fuori e lo spazio dentro: il riverbero della città e delle azioni collettive si riproduce nello spazio di una casa, mutandone le forme ed interpretandone gesti, voci e suoni. La telecamera spia l’ambiente e penetra storie velate dal possibile intersecarsi con testi che riaffiorano alla memoria, rimanendo tuttavia solo echi urbani di realtà che forse sono le stesse che hanno già ispirato antiche narrazioni.
PROIEZIONI VIDEO
PIETRO MENDITTO
(IT – Napoli)
E’ un fashion, interiors e lifestyle photographer e video maker, che nel 2012 ha seguito con un suo video il grande progetto di Marina Abramovic al Pac di Milano. Nella fotografia figlio dell’estetica snapshot dei magazine anni ’90, The Face e ID, ma anche di ELLE e MarieClaire.
Frammenti video
Raccolta di frammenti video.
AUDERROSE
(FR)
Artista multidisciplinare che spazia dal video alla fotografie, alla performing art.
Il suo immaginario gioca con strutture narrative sviluppando universi intimi e sognanti, esplorando varie forme di interazione tra corpo e immagini in movimento.
Les machines solitaires – frammenti video
Nel corridoio della nostra mente il tempo gioca sulla superficie della nostra pelle. Gli oggetti simboli ci e i suoni nascono metafore. Strane sculture sonore di metallo sono appese e giocano con l’oppressione fisica del tempo.
Ricordiamo ancora chi siamo dopo tutti i percorsi e le attitudini che ci definiscono, quando la resta intrappolata nella finzione?
ANNALISA MUTARIELLO
(IT – Salerno)
Autrice televisiva, appassionata d’arte, negli anni ha lavorato a diversi programmi, sia di intrattenimento che d’attualità, come “Lina’s Hair” in onda su La 5, “La più bella della classe” in onda su Fox Life e “Le vite degli altri” in onda su La7.
In un universo parallelo è una cantante rock bionda.
La mia prima volta
Nella metro napoletana di Toledo, passeggeri diversissimi tra loro, vedono nello stesso momento le opere di Kentridge, ma l’impatto che queste hanno su di loro è simile?
6 brevi pillole video per il web raccontano “la prima volta con l’arte” di persone qualunque, “vergini” dal punto di vista artistico, e di quella cultura solitamente considerata inaccessibile, ma che per fortuna invade il nostro quotidiano.